Strutture megalitiche del finalese
Dolmen e Menhir
Probabilmente riconducibili alle stesse culture della tarda Preistoria che hanno prodotto le serie di incisioni rupestri presenti su diverse superfici rocciose localmente dette “ciappi”, sono le molteplici strutture megalitiche presenti nel Finalese.
Presso il Castellaro di Verezzi, ad esempio, accanto alle strutture protostoriche di pertinenza dell’età del Ferro, vi sono almeno tre massi che sono stati scavati e adibiti alla funzione di vasche o “pile” connesse alle strutture del villaggio stesso.
Poco lontano, verso la Caprazzoppa, si trova un cosiddetto “dolmen” dalla tipica conformazione “a tavolo” che, purtroppo privo di contesto archeologico, risulta quindi di difficile attribuzione culturale e cronologica.
Tipiche strutture megalitiche sono inoltre quelle di Bric Reseghe, della Valle di Nava, e quelle nei pressi dell’Arma Strapatente, tra le quali si distingue per interesse un “dolmen” situato nella parte più elevata della falesia, e recante un solco artificiale sulla lastra superiore.
Un altro esempio di dolmen è quello della struttura inglobata in un muro di terrazzamento nei pressi dell’Arma della Moretta.
Anche l’Arma dei Rucà, sull’Altopiano delle Mànie, conserva una struttura di tipo megalitico a semicerchio composta da grandi pietre infisse nel terreno a delimitare una sorta di “cromlech”, così come, si segnala inoltre, in località Camporotondo, un “recinto” realizzato con grandi lastre in Pietra di Finale infisse nel terreno e strutture con muri a secco di incerta datazione.
Vicino a Ciappu de Cunche è invece possibile osservare il cosiddetto “il tribunale”: una struttura di forma semicircolare scavata artificialmente in una parete di roccia, che reca una sorta di sedile e una serie di piccole nicchie ricavate lungo tutto il perimetro della cavità. Poco lontano, nella piccola Arma dei Buoi, si possono indentificare alcune coppelle e una struttura in pietre a secco.
Infine, intorno agli anni Settanta del secolo scorso, il Gruppo Ricerche della Sezione Finalese dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri individuò, presso località Pinarella, una stele forata e infissa in una spaccatura della roccia, con orientamento verso est; attraverso il foro di questa è possibile osservare il passaggio della luce del sole nella settimana che precede l’inizio di primavera. Poco lontano qui si erge un “tempietto” in pietre a secco il cui ingresso è segnalato da due steli infisse verticalmente nel terreno.
Visita
Per la vista ai vari monumenti si possono consultare le consultare le singole schede e il sito del Museo Archeologico del Finale.
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