28 – 11 milioni anni fa
Vita nella pietra e la nascita del territorio
Dalla sedimentazione del mare miocenico si forma la Pietra di Finale che, ricca di resti di fossili, documenta antiche ere geologiche fino alla nascita del paesaggio attuale.
Il calcare bioclastico noto come “Pietra di Finale” caratterizza fortemente il paesaggio finalese, nel quale fenomeni carsici hanno portato alla formazione di caverne e cavità naturali, da sempre frequentate dall’uomo.
GEOLOGIA – 28-11 milioni di anni fa
Le valli interne sono dominate da alte falesie rocciose create dall’erosione da parte delle acque e dei venti dell’originaria piattaforma nata dal mare miocenico. La Pietra di Finale si formò durante il Miocene (tra 28 e 11 milioni di anni fa) per la sedimentazione di sabbie e terre in un grande golfo separato dal mare aperto da una barriera costiera. Queste formazioni sedimentarie si sovrapposero al substrato pre-terziario e terziario, formato da varie rocce costituite da scisti, calcari e dolomie, che si spingono a formare strapiombi a picco sul mare.
Il mare miocenico era popolato da una fauna tipica di acque poco profonde e calde. Così, nella Pietra di Finale e in quella di Verezzi si ritrovano antiche forme di vita costituite da fossili di coralli, alghe, conchiglie bivalvi, pectinidi, clipeastri e aculei di ricci.
Aguzzi denti fossili testimoniano la presenza di squali, tra cui il grande Carcharodon megalodon, che poteva raggiungere i 25 metri di lunghezza. Un frammento di osso mascellare, rinvenuto nella cava dell’Aquila, è stato ricondotto a una balenottera, mentre altri resti scheletrici appartengono a sirenidi, che si nutrivano di alghe nelle aree costiere. questi fossili sono attualmente esposti presso il Museo Archeologico del Finale a Finalborgo.
Per la sua facile lavorabilità e le calde tonalità, la Pietra di Finale fu ampiamente usata nel costruito e per la produzione di elementi architettonici contribuendo alla creazione di quel peculiare paesaggio finalese, nel quale gli aspetti naturali si fondono armoniosamente con gli interventi dell’uomo.
In epoca recente, le suggestioni del paesaggio e la geomorfologia di un territorio montuoso affacciato sul mare hanno favorito lo sviluppo di nuove attività come il climbing, il biking e in genere l’outdoor, per le quali il Finale è diventato un punto di riferimento internazionale.