Una nuova pubblicazione dedicata al Paesaggio del Finalese
Pubblicazione volume
Il Paesaggio del Finalese
Alla ricerca dell’identità di un territorio
In questi giorni è uscita una nuova importante pubblicazione dal titolo “Il paesaggio del Finalese. Alla ricerca dell’identità di un territorio”, a cura della Prof. Mariolina Besio (già docente di Tecnica e Pianificazione Urbanistica presso il Dipartimento di Architettura e Design dell’Università di Genova).
Si tratta di un volume di 462 pagine, con molte illustrazioni a colori, pubblicato dal Museo Archeologico del Finale nell’ambito del progetto MUDIF-Museo Diffuso del Finale, col sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo.
Dopo l’introduzione dell’arch. Manuela Salvitti (direttrice del Segretariato Regionale della Liguria per il Ministero della Cultura-MIC), il volume contiene i contributi di vari specialisti che hanno affrontato il complesso tema del paesaggio e ne hanno dato una lettura generale e analitica secondo i diversi aspetti metodologici (A. Barbanente, M. Besio). Da altri studi emerge il ruolo nel paesaggio finalese legato agli aspetti geologici (G. Santus, I. Stevanato) e a quelli vegetazionali (M.G. Mariotti). Per quanto riguarda l’impatto antropico sul paesaggio, viene invece fornita una lettura in chiave archeologica, nella sua lunga sequenza temporale (D. Arobba, G. Murialdo), o in alcuni dei suoi elementi fortemente caratterizzanti, come l’edificato storico e i muri a secco (A. Boato, L. Bruzzone), il paesaggio rurale, i nuclei abitativi o i poli del potere (A. Gaiter). Infine vengono affrontati gli strumenti di tutela del territorio (M. Conventi, S.G. Lanza).
Ne emerge un quadro complesso e articolato di un territorio di grande pregio, estremamente vitale e in continua trasformazione, caratterizzato da un “paesaggio” spesso osservato e apprezzato nelle sue valenze estetiche, ma non sempre ugualmente conosciuto nei suoi aspetti più complessi e articolati, il cui “carattere deriva dall’azione di fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni”.
In particolare, il paesaggio del Finalese, nasce dalla indissolubile commistione tra i peculiari aspetti naturali, legati alla presenza della Pietra di Finale e ai rapidi cambiamenti geomorfologici e naturalistici che intervengono nel breve tratto compreso tra la costa e lo spartiacque montano, e la presenza dell’uomo sul territorio, testimoniata a partire dalla Preistoria più antica (circa 350mila anni fa), in una straordinaria continuità evolutiva, che non conosce interruzioni nella sequenza di epoche storiche e culture fino ad oggi.
Il Finalese è certamente uno dei territori più studiati e documentati di tutta la Liguria, nei suoi vari aspetti naturalistici e antropici, ma finora mancava una pubblicazione dedicata al suo originale paesaggio. Questa nuova opera, incentrata sulla lettura e interpretazione in una chiave scientifica del territorio, viene a colmare questa lacuna, con un testo peraltro indirizzato non solo agli specialisti, ma anche di sicuro interesse per il grande pubblico.
Il libro è disponibile presso il Museo Archeologico del finale e le principali librerie locali.
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