Sale, sole e secco sono i tre fattori ecologici che condizionano la flora costiera. Sulle rupi e sui pendii detritici litoranei soggetti all’azione diretta della salsedine vivono le alofite: piante che riescono a sopportare e addirittura gradire un’alta concentrazione di sale, presentando spesso tessuti con cellule ricche di mucillagini che trattengono l’acqua, come il finocchio marino (Crithmum maritimum) e lo statice ligure (Limonium cordatum).

La forte insolazione in aggiunta al vento determinano condizioni di aridità per cui le specie costiere presentano adattamenti xerofili (al secco), quali foglie di dimensioni ridotte e ricoperte di peli per limitare la traspirazione e la perdita di acqua. Tra le specie presenti: la cineraria marittima (Jacobaea maritima), il fiordaliso tirreno (Centaurea aplolepa), la violaciocca rossa (Matthiola incana) dai fiori rosso violetto o bianco, il cavolo delle rupi (Brassica oleracea subsp. robertiana, antenato spontaneo del cavolo che si coltiva come ortaggio), la barba di Giove (Anthyllis barba-jovis), l’euforbia arborea (Euphorbia dendroides), che in estate va in riposo vegetativo perdendo le foglie. Dalle stupende fioriture primaverili, il malvone delle rupi (Lavatera maritima) ed il convolvolo di Capo Noli (Convolvulus sabatius), specie endemica della Liguria.