Settecento
Il declino: il dominio delle Repubblica di Genova
Nel 1700 moriva Carlo II, l’ultimo degli Asburgo sul trono di Spagna.
Per la sua successione si accese un lungo conflitto europeo, che segnò l’ascesa dei Borbone e la fine della dominazione spagnola in Italia, caduta sotto l’influenza dell’Impero d’Austria. Il Finale fu occupato nel 1707 dai Francesi ed in seguito dalle truppe imperiali austriaco.
SETTECENTO – 1713-1815
Nell’ambito del trattato di Utrecht (1713), col quale si concluse la Guerra di Successione spagnola, il Marchesato del Finale fu venduto dall’imperatore Carlo VI d’Austria alla Repubblica di Genova per l’esorbitante cifra di 2.400.000 fiorini. La “Superba” vedeva finalmente coronato il suo sogno di riunire sotto il proprio controllo la Riviera di Ponente. Due anni dopo fu distrutto Castel Gavone, il simbolo del potere carrettesco, e furono abbattute molte delle fortificazioni erette nel Finale dagli Spagnoli nel secolo precedente.
La perdita della propria autonomia segnò per il Finale la fine dei privilegi precedentemente goduti. Anche le attività economiche e manifatturiere conobbero una profonda crisi.
Inoltre, il Ponente ligure era esposto alle mire espansionistiche dei Savoia che cercavano di estendere il proprio dominio sulla costa ligure. Nell’ambito della Guerra di Successione Austriaca (1740-1748), i Piemontesi occuparono per breve tempo il Finale, tornato sotto il dominio di Genova al termine del conflitto.
Le campagne napoleoniche nel Ponente ligure, culminate con la battaglia di Loano nel 1795, posero fine al dominio aristocratico genovese, legato ad una classe dominante ormai incapace di un vero rinnovamento e sostituita nel 1798 dalla Repubblica Ligure rivoluzionaria.
Nel 1805 la Liguria fu unita all’Impero di Francia, ma la caduta di Napoleone nel 1814 segnò la fine della Repubblica di Genova e l’annessione della regione al Piemonte sabaudo.