Età romana
Guerra di culture: la conquista romana del territorio
Nel 181 a.C., le legioni romane guidate dal console Lucio Emilio Paolo sconfissero definitivamente le tribù liguri dei Sabazi e degli Ingauni in una battaglia svoltasi sulle alture che dominavano le fertili piane dell’Ingaunia.
Così iniziò un graduale processo di assimilazione della cultura ligure autoctona nel mondo romano in continua ed inarrestabile espansione.
ETÀ ROMANA – 181 a.C.-553 d.C.
Si trattò di un lungo fenomeno che si protrasse almeno fino all’inizio del I secolo d.C. In una sepoltura a cremazione della necropoli di Perti sono ancora presenti gli elementi tipici dell’abbigliamento tradizionale di una donna ligure accanto a ceramiche sigillate ormai appartenenti a un contesto economico e sociale romano.
Nella necropoli di Isasco, sull’altopiano delle Mànie, i corredi funebri e la presenza di grandi chiodi rituali in bronzo deposti nelle tombe attestano l’appartenenza dei defunti ad una classe di proprietari terrieri romani.
Il definitivo inserimento della Liguria di Ponente nell’Impero romano fu segnato nel 13 a.C. dall’apertura della Via Iulia Augusta, che univa le regioni padane alla Francia meridionale. Essa era percorribile in tutte le stagioni dell’anno in alternativa ai passi alpini.
Di questa strada rimangono i resti di cinque ponti, costruiti intorno al 124 d.C. e calati nel suggestivo ambiente naturale della Val Ponci, l’antica “Vallis pontium”.
In Età romana, l’organizzazione del territorio finalese era incentrata su un insediamento posto in prossimità della foce del Pora a Finalmarina, dove in seguito fu costruita la chiesa paleocristiana, nota come la “Pieve del Finale”, attualmente chiesa dei Padri Cappuccini.
Sui rilievi collinari dell’entroterra sorgeva una serie di “vici”, cioè siti rurali come Perti, Calvisio, San Bernardino, Isasco.
Da Perti proviene una tegola romana ad alette con l’epigrafe funeraria di Lucius, un bambino di nove anni morto nel 362. Essa costituisce la più antica testimonianza cristiana datata dell’Italia nord-occidentale. Per un approfondimento sull’archeologia romana nella zona si può visitare il Museo Archeologico del Finale.
Mappa dal 181 a.C. al 553 d.C.