Palazzo del Tribunale in Finalborgo
XIII-XIX secolo

Un luogo del potere per il Marchesato del Finale

Il Palazzo del Tribunale in Finalborgo fino dal Medioevo è ricordato come il “palazzo dove si amministrava la giustizia” da parte dei marchesi Del Carretto. Esso costituisce un bellissimo esempio di architettura del potere, che mantenne per secoli fino a pochi anni fa le sue originarie funzioni.

Alla ricostruzione da parte di Giovanni I Del Carretto nel 1462 appartiene la lunetta posta in facciata raffigurante “le quattro Virtù Cardinali”.

Durante il Rinascimento fu realizzata la facciata affrescata con una originale decorazione a finto bugnato con  “punte di diamante” policrome.

APPROFONDIMENTI – Palazzo Tribunale Finalborgo

Il Palazzo del Tribunale è un importante edificio pubblico medievale, eretto al limite settentrionale del Borgo del Finalborgo, ai piedi della pendice dell’altura dove sorgeva la torre del Becchignolo sulla quale si raccordavano le mura di cinta dell’abitato, successivamente inglobata nella fortezza spagnola di Castel San Giovanni. Il palazzo è citato per la prima volta nel 1311 quale sede del potere giudiziario e amministrativo del Marchesato del Finale, funzione mantenuta fino a pochi anni fa con una straordinaria continuità d’uso.

Indagini archeologiche condotte nella piazza davanti al palazzo hanno dimostrato come questa area fosse già occupata prima della fondazione del “Burgus Finarii” alla fine del XII secolo. Gli scavi hanno portato in luce un edificio con murature in pietra datato alla fine del X secolo e costruito su una precedente fase altomedievale.

All’originario palazzo medievale, probabilmente risalente al XIII secolo, possono essere ricondotti gli archetti pensili che percorrono la facciata al piano superiore, venuti alla luce dopo la rimozione delle intonacature ottocentesche.

Nel 1462, Guglielmo Casatroia, a nome di Giovanni I Del Carretto, commissionava al maestro Giorgio Molinaro “de Plebe” la ristrutturazione del palazzo, che prevedeva la creazione di due ambienti voltati al piano terreno, destinati a tesoreria e sala del capitolo. Al primo piano, dovevano essere ricavate alcune camere e sale dotate di camini e, nel mezzano, una latrina. Inoltre, dovevano essere  realizzate cinque finestre con esili colonnine, ancora visibili in facciata.

Sul modello di molti palazzi pubblici medievali, sul lato sinistro dell’edificio fu realizzata una scala che portava ad una loggia al piano superiore con colonne in Pietra di Finale, tuttora esistente.

Al 1462 è datata anche la lunetta in Pietra di Finale con le “quattro Virtù Cardinali” e il pilastro con l’immagine del giudice togato, riconducibili ad un ignoto scultore lombardo attivo nel Finale.

Tra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo la facciata principale e il fianco sinistro dell’edificio furono affrescati con un motivo policromo a finto bugnato “a piramide tronca” interrotto da fasce con fregi a fogliame. In quella inferiore, un nastro avvolto a girali sorretto da putti reca scritte che alludono alla forza e al diritto.

Durante la dominazione spagnola (1602-1707) fu dimora dei governatori del Finale e nel 1666 ospitò per alcuni giorni l’infanta Margherita di Spagna nel suo viaggio verso la corte imperiale di Vienna.

Nel 1789, il governatore genovese Benedetto Andrea Centurione ampliò l’edificio e rifece la facciata, come confermato dal lungo fregio parzialmente conservato, aprendo l’attuale ampia piazza con la demolizione di alcune case che si addossavano al palazzo.

Fu inoltre aperto l’attuale portale, nel quale venne impiegato un camino cinquecentesco in pietra nera con un architrave riccamente decorato con motivi militari, proveniente da Castel Gavone. La decorazione allegorica dipinta intorno ad esso risale invece al periodo napoleonico.

Alla piazza fanno da sfondo palazzo Cremata, a oriente, e palazzo Arnaldi, a occidente, con una leggiadra decorazione di metà Ottocento in stucco.

Dopo la recente chiusura del Tribunale, il palazzo è divenuto sede di rappresentazioni teatrali e manifestazioni culturali, con un percorso che ricorda la precedente funzione giudiziaria.

COME ARRIVARE

PALAZZO TRIBUNALE FINALBORGO

Come raggiungere il Sito

Finalborgo è raggiungibile in auto dalle principali provenienze e all’esterno delle mura del centro storico sono disponibili ampi parcheggi. E’ inoltre collegato tramite un servizio di autobus di linea alla stazione ferroviaria a Finalmarina.

Visita

Il palazzo, di proprietà comunale, è affidato in gestione all’Associazione culturale Baba Yaga, che ne propone la visita in occasione di eventi o su orario predefinito.

La visita al sito rientra nel progetto “Open door Open art” promosso dal MUDIF.

Info

Calendario delle visite

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