Altomedioevo
Dai Longobardi agli Aleramici: l’Altomedioevo raccontato da un sarcofago
L’Altomedioevo fu un periodo di grandi trasformazioni sociali ed economiche.
Nel 643, l’invasione del re longobardo Rotari pose fine al dominio bizantino sulla Liguria litoranea, che cadde come “un castello di carte”.
Un cronista burgundo, lo pseudo-Fredegario, narra come durante la spedizione guidata da Rotari venne distrutta Varigotti e le sue mura furono abbattute, al pari di quelle delle principali città liguri tra Luni e Ventimiglia.
ALTOMEDIOEVO – 643-1000
Dalla chiesa di San Lorenzo di Varigotti proviene una delle più importanti testimonianze di arte longobarda in Liguria, legata al reimpiego di un sarcofago romano di IV secolo d.C. in marmo bianco greco, decorato col tipico motivo a strigilature sinuose. Nella seconda metà dell’VIII secolo, in piena età longobarda, la faccia posteriore del sarcofago fu decorata da ignoti scultori, che realizzarono un motivo a croci gigliate entro un intreccio di cerchi di vimini. Non è noto quando e perché il sarcofago giunse nella chiesa di San Lorenzo, sulla ripida pendice sovrastante la rada portuale. Esso proviene da una necropoli romana, forse provenzale, ed era probabilmente destinato alla sepoltura di un importante personaggio della Varigotti longobarda.
Nella zona costiera tra Varigotti e Finalpia, alcuni toponimi richiamano all’organizzazione del territorio altomedievale. Si tratta dei nomi delle località di Selva, del Monte e della Monda, l’antica “Almundia”, ossia la terra degli uomini liberi. Nelle vicinanze sorgeva la chiesa di San Donato, dedicata al vescovo di Arezzo particolarmente venerato nel mondo longobardo.
Ai Longobardi seguirono i Franchi, che nel 754 conquistarono Pavia. Sotto il Regno franco, si attenuarono i rapporti col mondo mediterraneo e la Liguria legò i propri destini ai grandi imperi dell’Europa continentale.